San Michele di Bominaco, Caporciano (AQ) – ENZO UMBACA

L’EREMO

Le informazioni relative a quest’eremo provengono dalla tradizione locale, secondo la quale in questa grotta oltre al passaggio del Santo riconoscibile dalle impronte lasciate sulla roccia vi ha vissuto per molti anni, alla fine dell’XI secolo, San Tussio, monaco eremita nativo di Bagno. L’8 maggio gli abitanti del luogo si recano in processione al Santuario partendo dalla Chiesa di S. Maria Assunta di Bominaco.

La grotta misura circa 12 x 6 metri e le pareti rocciose vanno stringendosi verso il fondo dove è ancora visibile una cisterna ben intonacata. L’interno è particolarmente suggestivo poiché nella penombra risalta la pietra dorata dell’altare, illuminato dall’alto da una grossa apertura naturale. Nella roccia sono ricavate numerose vaschette per la raccolta dell’acqua piovana e alcune di esse sono poste vicino l’ingresso con la funzione di acquasantiere.

All’esterno della grotta si trovano i resti di alcune cellette dove secondo la tradizione popolare vissero gli eremiti che accudivano al Santuario.

L’ARTISTA

Enzo Umbaca è nato a Caulonia (RC) nel 1964, vive e lavora a Milano. La sua ricerca artistica si sviluppa attraverso linguaggi che variano dal video alla fotografia e alle performance. Attraverso i suoi progetti e lavori si prefigge di entrare in relazione con la società: mediante i linguaggi dell’arte contemporanea, mette alla prova se stesso e la figura dell’artista, tentando di instaurare una nuova forma di comunicazione con il pubblico. Nei suoi progetti, oltre a coinvolgere il pubblico, attiva relazioni e rapporti con altre persone, che possono essere gli abitanti di un paese o esperti di altre discipline, indispensabili nella costruzione del lavoro.

L’OPERA

Tutte le strade portano a Roma, 2013-14
Stampe digitali, transenna in metallo, misure varie

Si tratta di una prima raccolta, in forma di testimonianza progettuale, del materiale che l’artista aveva preparato per una mostra dedicata alla città dell’Aquila. L’enorme impressione destata in lui dal terribile sisma del 2009, infatti, lo aveva portato a riflettere anche sulle conseguenze di ordine sociale e storico sulla città, soprattutto nel suo rapporto con Roma, dall’antichità ai recenti atti governativi.

La mostra, significativamente, avrebbe dovuto tenersi a Roma. Per una lunga serie di vicissitudini, questo non fu possibile. Ciò che vediamo oggi è una rassegna degli studi preliminari, dei progetti e bozze di alcune opere che dovevano costituire quella mostra.

INFO e CONTATTI

come raggiungere l’eremo:

Circa due chilometri dopo Caporciano si raggiunge la frazione di Bominaco. Lasciata l’auto in paese nel piazzale prospicente la chiesa di S. Maria Assunta, in circa 15 minuti si raggiunge l’eremo. Prendere prima una stradina che conduce al Castello e poi, in corrispondenza di una curva, si imbocca a sinistra un sentierino che conduce al Santuario. La grotta è chiusa da un cancelletto; l’altare può essere visto anche da un ampio foro nella roccia che, dall’alto, dà luce all’interno dell’eremo.

orari:

Sempre accessibile (visibile dall’esterno).