L’EREMO
La Grotta del Colle è una cavità naturale aperta sul versante nord-orientale della Majella, a quota 550mt. slm, in località Costa Le Solagne. Oltrepassato un grande arco di roccia, largo oltre 15 mt., che ne costituisce l’ingresso, si accede a una ampia sala irregolarmente rettangolare, di 40×60 mt., alta tra i 4 e i 12 mt., con piano pavimentale attualmente inclinato verso il fondo della grotta.Nella cavità è ancora attivo il fenomeno dello stillicidio delle acque, a cui si deve la formazione di numerose stalattiti e forse anche il distacco dalla volta di grossi blocchi, che attualmente ingombrano la zona centrale. Le emergenze archeologiche visibili riguardano il piccolo edificio sacro che sorge all’ingresso della cavità, parzialmente al suo interno, su una preesistente struttura tradizionalmente nota come “tempio italico”. La piccola chiesa, sede forse già in età longobarda di un culto rupestre dedicato a Sant’Angelo, nel medioevo rientrò nelle pertinenze del monastero di San Salvatore a Maiella; in seguito è denominata Santa Marie in Cryptis.
L’ARTISTA
Chiara Camoni (Piacenza, 1974) vive e lavora a Seravezza (LU). Tra le mostre recenti: Gli immediati dintorni, Nomas Foundation, Roma; Del questo e del quello. Del sé e dell’altro. Come tutto., Studio LCA, Milano; La Pazienza è virtù dei Manufatti, Spazio A, Pistoia; Tutta l’Italia è silenziosa, Reale Accademia di Spagna, Roma; Follerre & Folleroo, Arcade Fine Arts, Londra; To Continue. Notes towards a Sculpture Cycle, Nomas Foundation, Roma; Fortuna, Autocenter, Berlino; certe cose, Spazio A, Pistoia. Da alcuni anni cura la programmazione, assieme ad Alessandra Andrini e Luca Bertolo, del MAGra, museo d’arte di Granara (PR).
Luca Bertolo (1968, Milano). Dal 1987 fino al 1993 frequenta il corso di laurea specialistica in Informatica all’università statale di Milano. Dopo un soggiorno a Londra ritorna in Italia e si laurea all’Accademia di Brera nel 1998. I suoi quadri sono “testimonianza di un’ampia, variata e spesso contraddittoria gamma di stili, interessi e approcci, che vanno da una figurazione divisionista a una specie di realismo urbano a un’astrazione di volta in volta geometrica o informale. Tra le mostre più recenti, If Anything alla Marc Foxx Gallery di Los Angeles (2016), Guerre Pace, SpazioA, Pistoia (2015), Recto Verso, Fondazione Prada, Milano (2015), La Figurazione Inevitabile, al Centro L. Pecci di Prato (2013), A Painting Cycle alla Nomas Foundation di Roma nel 2012, e Six Tips With Grace, alla galleria Arcade di Londra (2012). Vive e lavora in Toscana, sulle Alpi Apuane.
L’OPERA
Senza Titolo, 2016
Terracotta, legno, colore ad olio, ferro, ottone, cotone, seta, lana, curcuma, zafferano, mirtilli, guado, cm 55 x 25 x 25 c. (Courtesy SpazioA, Pistoia)
Questa piccola scultura, opera collettiva nata dalla collaborazione di varie competenze, pone l’accento su due punti centrali del dibattito artistico odierno: la figura dell’autore e il ruolo dell’arte religiosa. L’effige della Madonna, infatti, ha sembianze rustiche, la rifinitura è sommaria e lontana da ogni tentazione monumentale. È quindi riferita alla tradizione devozionale popolare, e in perfetta sintonia con l’austerità del luogo. Inoltre, la realizzazione a più mani, da una parte oscura la centralità dell’artista come creatore unico, e dall’altra rimanda alla condivisione liturgica e alle attività collettive del nostro passato rurale.
INFO e CONTATTI
come raggiungere l’eremo:
Usciti da Rapino, dopo poco più di 2 km, a sinistra, sulla provinciale 539 si vedono le indicazioni per la Grotta, raggiungibile a piedi in circa 10-15 minuti.
orari:
Sito sempre accessibile