L’EREMO
Nell’alta Valle di S. Angelo, a circa 1260 m s.l.m., l’eremo di Grotta Sant’Angelo di presenta con un ampio androne largo circa 20 m all’ingresso con poche tracce superstiti di muratura che permettono di ricostruirne a grandi linee la struttura originaria. La parte frontale della grotta era interamente chiusa, con un unico accesso al centro, mentre l’interno era costituito da due ambienti di diversa grandezza (una zona presbiteriale e un nucleo abitativo).
La prima attestazione certa risale al 1447. L’intitolazione a S. Michele Arcangelo fa presupporre, tuttavia, una fondazione altomedievale. Secondo una tradizione locale, nel 1656, per sfuggire alla peste, vi si rifugiò il ricco notaio De Camillis; un secolo dopo, il ritrovamento di uno stivale pieno di monete d’oro provocò la distruzione delle mura da parte degli abitanti del luogo alla ricerca di un eventuale tesoro.
L’ARTISTA
Romano Bertuzzi è nato a Coli (PC) nel 1956. Cresciuto in Val Trebbia quando Marco Bellocchio girava “I pugni in tasca” e il boom economico macinava implacabile la civiltà contadina, ha sviluppato un’arte lenta e profonda che realizza un legame coi riti ancestrali e i ritmi della terra. La sua opera, spaziante dalla performance al disegno, ha colpito uno dei massimi curatori dell’arte contemporanea, Harald Szeemann, che lo ha coinvolto in numerose mostre-evento, soprattutto in Svizzera. Vive a Piacenza.
L’OPERA
Il dono, 2016
Smalto sintetico su pietra, Misure ambientali
Romano Bertuzzi dipinge due pietre con i colori che denotano immediatamente la preziosità: l’oro e l’argento. Una scelta, in apparenza, semplice. Ma dal grande peso etico. L’artista, cioè, si assume la responsabilità di interferire con l’equilibrio naturale. Questo gesto, però, gli serve anche per evidenziare la ricchezza del mondo, e la generosità della Natura. Bertuzzi modifica la percezione dello spazio e suggerisce nuove possibilità di contemplazione, tra elevazione spirituale e concretezza organica dell’esistente.
INFO e CONTATTI
come raggiungere l’eremo:
A circa 1 km da Lama dei Peligni raggiungere il parcheggio a monte del Convento di S. Maria della Misericordia. Proseguendo a piedi, dirigendosi verso l’area faunistica dei camosci, si prende un sentiero che si inerpica sui ripidi versanti della montagna. Dopo circa 2 ore di cammino si raggiunge una cresta che immette in un piccolo vallone, da risalire per un breve tratto. Si supera in salita un passaggio attrezzato e si entra nel più ampio vallone di S. Angelo. Si passa in prossimità di Fonte della Spogna e dopo alcune centinaia di metri si raggiunge l’Eremo.
Per info: Centro di Visita di Lama dei Peligni – Tel. +39.0872.916010
orari:
sempre accessibile