L’EREMO
Quasi certamente l’eremo fu ristrutturato e non fondato da Pietro del Morrone. Secondo i biografi, il Santo eremita si fece sistemare una cella sopra al monastero di S. Spirito di Sulmona e vi si trasferì nel giugno del 1293. In quell’occasione gli abitanti di Sulmona e Pacentro gli tributarono onori e gli offrirono doni. Fu qui che, nel luglio 1924, i messi pontifici annunciarono a fra Pietro la sua elezione al soglio pontificio. Un lungo terrazzo dà accesso al complesso, restaurato dopo l’ultima guerra. La chiesa ha un impianto rettangolare ad aula con soffitto ligneo quattrocentesco. Sulla parete di fondo è la parte più antica dell’eremo: a sinistra un arco dà accesso ad un piccolo oratorio, a destra un corridoio dà accesso a due piccoli ambienti, identificati con le cellette di Pietro del Morrone e di Roberto da Salle. Al di sotto della chiesa è la Grotta di Pietro che presenta intatta, sul fondo, l’impronta nella roccia che, secondo la tradizione, rappresenta il luogo in cui Pietro era solito coricarsi.
L’ARTISTA
Giuseppe Stampone (Cluses, Francia, 1974) vive e lavora tra Roma e Bruxelles. La sua produzione artistica spazia da installazioni multimediali e video a disegni realizzati con la penna Bic, una tecnica comune in molti dei suoi progetti. E’ il fondatore del Progetto Solstizio realizzato in collaborazione con l’Unione europea e sviluppato in diversi Paesi del mondo. Stampone ha collaborato con diverse Università, come l’Accademia di Belle Arti di Urbino dove insegna “Tecniche e Tecnologie delle Arti Visive”, l’Università IULM di Milano, l’Università Federico II di Napoli e nel McLuhan Program in Culture and Technology di Toronto. Elabora interventi di ricerca e sperimentazione d’arte e nuovi media con Alberto Abruzzese e Derrick De Kerckhove. Il lavoro di Stampone è stato esposto ampiamente in tutta Italia e all’estero, in Biennali d’Arte Internazionali e Musei inclusa la 56a Biennale di Venezia (2015); Kochi-Muziris Biennial (2012);11th Havana Biennial (2012); Liverpool Biennial (2010); 14a e 15a Quadriennale di Roma (2004 – 2008); Kunsthalle City Museum a Gwangiu (2010); American Academy a Roma (2008 – 2013 – 2014 – 2015); MAXXI – Museo Nazionale d’Arte del 21° secolo, Roma (2014); Palazzo Reale, Milano (2014); Museo Gamec, Bergamo (2010 – 2011 – 2014) mostra personale “Global Education” curata da Giacinto di Pietrantonio. Nel 2013 ha vinto una borsa di studio presso l’Accademia Americana di Roma ed è stato il vincitore della residenza d’artista allo Young Eun Museum of Contemporary Art (YMCA), Gwangju, Korea. Ha vinto il 3° Premio Maretti (Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Prato) e la prima edizione del Premio Pacco d’Artista promosso da Poste Italiane.
L’OPERA
Saluti per L’Aquila / 2009
Realizzazione site-specific 2016 per il progetto EREMIarte
Nell’Eremo di Sant’Onofrio al Morrone, che custodisce la memoria di Pietro Angelerio, il frate eremita che divenne papa nel 1294 con il nome di Celestino V, Stampone ri-propone uno degli slogan più poetici esposti a L’Aquila nei giorni successivi al terremoto: “Ridateci le ali… Torneremo a volare”. L’intenzione è quella di creare un corto circuito temporale tra L’Aquila della fine del Duecento e quella di oggi, ancora faticosamente alle prese con la ricostruzione del dopo sisma. Lo slogan realizzato alla stregua di uno striscione calcistico, intende dare ostinata continuità a quell’impegno politico e civile testimoniato dal libro e dalle opere “Saluti da L’Aquila”, realizzate da Stampone dal 2010 e che denunciarono l’inazione e l’abbandono della politica verso la città.
INFO e CONTATTI
come raggiungere l’eremo:
Da Sulmona seguire le indicazioni per Badia, e quindi il piazzale dal quale partono i sentieri. Il percorso è molto evidente, con ampi tornanti.
orari:
istallazione esterna, sempre visibile. Il santurio invece non è sempre aperto.