L’EREMO
Nascosto tra la folta vegetazione collocata al di sopra della cascata di Zompo lo Schioppo, a 1.173 m s.l.m., la chiesetta, in pietra grezza, comprende la cappella nella parte alta, ed al di sotto una cripta con scopo abitativo.
Un arco a tutto sesto sostiene la piccola balconata di ingresso alla chiesa. L’interno (m. 7.50 x m. 4) ha la volta a botte in pietra, con un solo altare; sulla parete di fondo sono visibili degli affreschi. Sul lato sinistro dell’ambiente, in una parete rocciosa è stata scavata una grossa nicchia; mentre in quella destra, si scorcia una porta che conduce ad una piccola balconata all’interno della quale sono site due tombe. La prima notizia storica di questo luogo di culto
è datata 1174, sotto il nome di Santa Maria del Pertuso.
Comunque la vita del cenobio dovette concludersi prima del secolo XV, visto che il Febonio, ai suoi tempi (1678), descrivendo il luogo non vedeva che solitudine e rovina.
Nell’ultimo sabato di maggio gli abitanti di Morino e dei paesi limitrofi si recano in pellegrinaggio all’Eremo, trascorrendo nel bosco l’intera giornata.
L’ARTISTA
Alice Cattaneo (Milano, 1976) ha studiato Environmental Art presso la Glasgow School of Art e scultura al San Francisco Art Institute in California. Nel 2005 ha avuto la sua prima mostra personale alla Galleria Suzy Shammah di Milano proponendo, in seguito, il suo lavoro presso la Analix Forever Gallery, Ginevra (2006); la Ikon Gallery di Birmingham (2007), il museo MADRE di Napoli (2008), la Galerie Stadtpark di Krems, Austria, la Romer Young Gallery di San Francisco (2013 ), la galleria Marie-Laure Fleisch di Rome (2015) e Collicaligreggi Gallery di Catania (2016). Ha partecipato a numerose mostre collettive presso i più importanti musei italiani e internazionali quali: Palazzo Grassi (Venezia), Today Art Museum (Beijing), Wascherei Kunstverein (Zurigo), Centro Pecci (Prato), Guangdong Museum of Art (Guangzhou), Hangar Bicocca (Milano), Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce (Genova), ecc.
L’OPERA
Senza titolo, 2017
Dopo due lunghe ore di cammino, Alice Cattaneo, colpita dalla bellezza e dall’intensità del sito, ha deciso di intervenire in maniera lieve all’interno e presso l’eremo di S. Maria del Caùto. L’elemento che caratterizza l’ascesa verso un luogo come questo è sicuramente la pesantezza
della terra e della roccia (la grotta scavata, il cammino da percorrere) ma, soprattutto, l’anelito spirituale, la leggerezza dell’aria. L’artista ha così deciso di tornare in questo luogo collocando tre elementi in vetro soffiato: una lunga linea azzurra, la stessa linea curvata e trasformata in
un grande anello (leggibile come una sorta di Ouroboros, il serpente che si morde la coda, simbolo di eternità) ed una piccola sfera trasparente, forse il cosmo stesso o una bolla, leggera come l’aria. La sfera, collocata all’esterno, attende di essere sconvata: un richiamo alla pazienza e a una fragilità sempre in pericolo.
INFO E CONTATTI
Come raggiungere l’eremo:
Con un fuoristrada è possibile raggiungere l’Eremo passando per Grancia, frazione di Morino. Da lì si prende (tramite permesso) una strada bianca che sale per diversi chilometri fino al rifugio della Liscia. Poi si prosegue nel bosco fino ad un ampio piazzale dal quale si raggiunge l’Eremo in 15 minuti. Diversamente si parte, con un percorso di circa 2 ore, dall’Area di sosta Piazzale lo Schioppo.
orari: L’Eremo è sempre visitabile, il Centro Visite-Ecomuseo adotta i seguenti orari: dal martedì a domenica 9,30 – 12,30. Il punto informativo, all’entrata della riserva, è aperto dal lunedì al sabato dalle 9:30 alle 17:30 e la domenica dalle 8:30 alle 17:30.