Capucine Vever – VILLA LAGO – Grotta di San Domenico

L’EREMO
San Domenico arrivò nella località Prato Cardoso verso l’anno Mille. Il sito divenne presto luogo di culto e così vi fu eretto l’eremo. Verso la fine del 1500 fu costruita l’attuale chiesa.
Si accede al Santuario attraverso un portico dotato di bifora cinquecentesca, che si affaccia sul lago.
Sotto il portico si ammirano 4 scene dipinte illustranti altrettanti miracoli del Santo: il miracolo delle fave, il bambino restituito dal lupo, la trasformazione dei pesci in serpi e il ragazzo caduto dalla quercia.
All’interno della chiesa, dietro l’altare c’è una scala in pietra ricavata nella roccia, che conduce alla spelonca di San Domenico, dove fino a qualche tempo fa si conservavano le travi di legno sulle quali pare dormisse il Santo.
San Domenico è il protettore dal morso dei rettili, quindi, fino al secolo scorso, le madri portavano i bambini all’altare invitandoli a mordere un serpente per ottenere così l’immunità dal veleno.

L’ARTISTA
Capucine Vever nasce a Parigi nel 1986. La sua ricerca prende forma attraverso azioni, video, installazioni, sound design e progetti editoriali. La nozione di territorio è fondamentale nello sviluppo del suo approccio artistico e conduce, per ogni nuovo progetto, in una direzione strettamente legata alle condizioni del sito: geografiche, sociali, culturali.
La sua pratica artistica tenta di coinvolgere tutti questi aspetti in una relazione narrativa e poetica sfruttando il loro potenziale evocativoe materiale. Nelle sue opere ricorrono spesso analogie e/o contrasti tra realtà e finzione, tra ricerca scientifica e racconti, mappe e leggende, movimento e immobilità.

L’OPERA
Le Saut du berger, legni di pino e cedro, metallo, cm 474 x 200 x 189

Il titolo prende spunto dall’omonimo racconto di Guy de Maupassant (1882), che tratta una torbida storia di amore carnale e fanatismo religioso. Al centro della vicenda c’è una roulotte de berger, un rimorchio che, nella tradizione della pastorizia francese, serve da rifugio per i pastori durante la transumanza.
In Italia, al contrario, i pastori trovano lungo il percorso piccoli edifici in muratura a secco per il ricovero notturno. Capucine Vever ha realizzato un dispositivo mobile ispirato al modello francese, ma contaminato dall’usanza italiana. La “roulotte”, infatti, è dotata di ruote ma è ferma in un luogo panoramico, con vista sull’Eremo di San Domenico. È un manufatto di legno,
però destinato a essere assorbito dalla vegetazione. È opera umana che torna alla natura.
Le Saut du berger, è un punto d’incrocio antropologico e un osservatorio artistico sul paesaggio e sulla diversità culturale.

INFO E CONTATTI

Come raggiungere l’eremo:

Dal paese si scende lungo la strada che percorre la bella valle del Sagittario, girando in direzione Sulmona; a breve distanza si trova, sulla sinistra, il piccolo lago nelle cui acque si specchia il Santuario. L’opera di Capucine Vever è collocata, in un punto panoramico lungo il sentiero che porta dal lago al paese.

Orari:

Sito sempre accessibile.