L’EREMO
Costruito sotto un ampio tetto di roccia sul versante del Vallone di S. Spirito, a 600 metri di quota, l’Eremo di San Bartolomeo in Legio risulta attestato per la prima volta nel 1275 come dipendenza di S. Spirito a Maiella. Dopo un periodo di abbandono fu ricostruito
nel XIII secolo per opera di Pietro da Morrone.
Alla chiesa si accede passando per un breve passaggio scavato nella roccia. Al centro della galleria si snodano due gradinate verso valle. Sulla facciata vi sono due affreschi del XIII secolo
raffiguranti una Madonna col Bambino e un Cristo Benedicente.
Al suo interno, di fronte a una porta-finestra aperta sul vallone, c’è una pietra squadrata sotto alla quale sgorga dell’acqua che, secondo la tradizione, sarebbe dotata di proprietà taumaturgiche. Sull’altare cinquecentesco c’è una statua lignea, di origine ottocentesca, raffigurante San Bartolomeo.
L’ARTISTA
Vaughn Bell nasce a Syracuse, Stato di New York, nel 1978. Vive a Seattle e a Washington.
Sin dagli esordi, è un’artista che esplora i paradossi e le possibilità insite nel rapporto tra umanità e ambiente. Lavora, a livello internazionale, alternando la scultura alla performance, il
video a interventi di arte pubblica. Suoi lavori sono stati esposti al Massachusetts Museum of Contemporary Art, alla Edith Russ Haus, presso l’Espace Foundation EDF di Parigi, al Centro
di Educazione Ambientale di Brightwater, al Centro Schuylkill per l’Educazione Ambientale, al Parco di Sculture Oayama a Kamiyama, in Giappone, ecc. Oltre a realizzare progetti per spazi
pubblici, sia permanenti sia temporanei, è anche insegnante di materie legate all’integrazione tra arte e ambiente.
L’OPERA
Path of Water / Percorso d’acqua, 2017
Sassi di fiume e creta. Dimensioni variabili
L’opera nasce dall’immersione, fisica e umana, che l’artista ha compiuto, per una settimana circa, nel contesto paesaggistico dell’Eremo di San Bartolomeo. Qui, oltre ai boschi, elementi
dominanti sono l’acqua e la pietra. Vaughn Bell ha prelevato alcuni ciottoli dal torrente che scorre a fondovalle. Per lei sono come sculture naturali, modellate dall’acqua nei secoli. Li ha
raccolti in gruppi eterogenei e poi inglobati nella creta a ottenere un sasso unico, di dimensioni maggiori. I manufatti, infine, sono stati riuniti in forme diverse, lungo il sentiero, in attesa che gli agenti atmosferici dilavino la creta riportandone in luce la loro frammentaria struttura originaria.
Queste postazioni sono altrettante tappe nel percorso a ritroso che l’artista ha imposto ai sassi. Suggeriscono un momento di riflessione e di contemplazione. Ma sono anche un omaggio –
simbolico e materiale – all’acqua. Potenza generatrice e presenza miracolosa che segna la natura e la storia gli umani.
Il lavoro di Bell mette in relazione diverse scale di grandezza ed evidenzia la continuità di ogni azione naturale. L’artista diventa così agente (culturale) fra gli altri agenti atmosferici, che produce un’opera non intrusiva, che segue e rispetta la ciclicità naturale.
INFO E CONTATTI
Come raggiungere l’eremo:
Dal centro del paese seguire le indicazioni per l’eremo di S. Spirito a Maiella. Dopo alcuni chilometri, in prossimità del Ristorante Macchie di Cocco, svoltare a destra e parcheggiare nel piazzale sterrato. Da lì imboccare il sentiero per S. Bartolomeo (circa 30 minuti a piedi).
Orari:
Il sito è sempre accessibile