Sant’Angelo in Vetuli (SULMONA) – FRANCO MENICAGLI

L’EREMO

Sulla strada che collega Sulmona a Pacentro, sulle pendici del Colle Macerre, si apre la piccola grotta di S. Angelo in Vetuli. La piccola cavità naturale, difficile da trovare poiché completamente sommersa dalla vegetazione, è poco conosciuta dalla popolazione locale ed è in completo stato di abbandono. La chiesa, sicuramente uno dei più antichi esempi di arte altomedioevale in Abruzzo, è suddivisa internamente in tre piccole navate alle quali si accede mediante altrettante arcate a tutto sesto, di cui quella centrale è più ampia e alta delle laterali. Questi elementi rappresentano sicuramente la parte più singolare di questo luogo sacro, al quale si è voluto dare l’aspetto di piccola chiesa utilizzando, tra l’altro, materiali di spoglio provenienti per lo più da edifici di epoca romana (colonne, capitelli, frammenti epigrafici, ecc…). La navata centrale è chiusa da un muro in cui si conserva una piccola edicola seicentesca della quale rimane solo la parte superiore; sotto di essa trovava posto l’altare. Sul fondo si apre un piccolo ambiente alla cui estremità è stata scavata nella roccia una vaschetta ellissoidale per la raccolta delle acque. Il toponimo Sant’Angelo in Vetulis ricorda il nome dell’antico pagus Vatulae.

L’ARTISTA

Franco Menicagli è nato nel 1968 a Campiglia Marittima (LI), vive e lavora a Prato. Nel 1991 si diploma in scultura presso l’accademia di belle arti di Firenze. La sua ricerca attraversa in maniera trasversale le varie discipline artistiche: dall’installazione alla performance, dalla fotografia al video, dall’oggetto “scultoreo” all’immagine virtuale. I suoi lavori denotano un carattere di essenzialità precaria che si manifesta anche nell’uso di materiali poveristi, tra cui legno e nastro adesivo, il cartone. La sua opera scultorea ed installativa dimostra pertanto l’intenzione di costituirsi in modo effimero, contrapponendosi ironicamente ai materiali ed alle tecniche tradizionali della scultura. La partecipazione a progetti di arte urbana (Inluogo Matera 2005) lo porta a realizzare degli interventi tesi a ricreare dei ponti relazionali tra luoghi e persone, tra territorio ed arte. Ha esposto nel 2006 al Trevi Flash Art Museum, , nel 2009 alla Galleria DOB di Belgrado e alla Galeries-Dudelange di Lussemburgo, nel 2011 alla mostra Suspense-Sculture sospese presso EX3 Centro per l’Arte Contemporanea Firenze, nel 2012 ha tenuto una sua personale presso MARS, Milan Artist Run Space, Milano.

INFO e CONTATTI

come raggiungere l’eremo:

Dalla città si prende la strada statale n. 487 in direzione di Pacentro; parcheggiare la macchinaall’altezza del km 3.

La piccola chiesa rupestre si trova sul fianco della collina, sulla destra, e nel folto di un uliveto. Nonostante sia a poche decine di metri dalla strada è molto difficile trovarla, nascosta com’è dalla vegetazione a non essendoci un sentiero evidente da seguire.

orari:

sito sempre accessibile