L’EREMO
Il monastero sorge intorno all’anno Mille. Papa Vittore III vi dimorò nel 1053. Successivamente, dopo un periodo di abbandono, l’arrivo di Pietro da Morrone favorì la ristrutturazione del complesso.
A seguito di un nuovo periodo di declino, la vita religiosa presso la badia riprese con vigore nel 1586 con l’arrivo del monaco Pietro Santucci da Manfredonia, che avviò nuovi lavori, come la costruzione di una Scala Santa che conduceva all’Oratorio di Santa Maria Maddalena. Nei primi anni dell’Ottocento fu nuovamente abbandonato a causa della soppressione di numerose comunità monastiche.
La struttura è composta dalla chiesa (con annessa sagrestia e un’ala abitativa), da due grossi ambienti di cui oggi restano le mura, dalla foresteria anche detta “casa del principe”.
Sotto la chiesa si apre l’eremo, scavato nella roccia, e dotato di due ingressi: nel primo sono visibili resti di un affresco; il secondo ingresso introduce a due camere comunicanti riservate alla sepoltura dei principi Caracciolo di San Buono.
L’ARTISTA
Joseph Beuys (1921-86).
È stato uno dei più importanti artisti sperimentali del XX secolo. La sua pratica non è legata a un linguaggio particolare: ha spaziato dalla scultura al video alla performance. Negli anni Sessanta è stato docente all’Accademia di Düsseldorf, esperienza dalla quale deriva il forte impianto pedagogico della sua successiva ricerca. Quello di Beuys è un percorso dove incrociano arte e vita, al punto che per comprenderne pienamente il lavoro, bisogna partire dalla biografia. La formazione scientifica, le vicende belliche, l’impegno politico e una spiritualità ecologista che conduce fino allo “sciamanesimo artistico” sono altrettante fonti cui ha attinto una delle personalità più carismatiche – e ancora influenti – del panorama artistico mondiale degli ultimi decenni.
L’OPERA
Don’t forget Joseph Beuys. “Difesa della Natura” in Abruzzo e oltre.
Si tratta di un’installazione multimediale di documenti fotografici e audio-video, oltre ad alcuni multipli d’artista, tratti dall’Archivio Storico Lucrezia De Domizio Durini, a
cura di Giorgio D’Orazio. Il nucleo centrale del materiale è la famosa operazione Difesa della natura, da cui si allarga a illustrare lo stretto legame fra il grande artista tedesco e
l’Abruzzo.
Il percorso espositivo, snodandosi nelle sale dell’antico monastero, mette a confronto le azioni pubbliche e le idee di Beuys – interessate ai risvolti sociali e antropologici del rapporto uomo/natura – con la forza e la vitalità del territorio circostante. La presenza di questa installazione – unica nel suo genere in Italia – nell’ambito di EREMI Arte, testimonia l’importanza dell’intero progetto e la profetica ricerca di Joseph Beuys, sviluppatasi anche durante i soggiorni abruzzesi.
INFO E CONTATTI
Come raggiungere l’eremo:
Dal centro del paese seguire le indicazioni per S. Spirito a Maiella, cui si giunge dopo alcuni chilometri.
Orari:
mar – dom 10:00 18:00 (fino all’11 settembre);
sab – domenica 10:00 17:00 (dal 12 settembre al 31 ottobre);
Contatti:
+39 366 4249866; riparossa.info@gmail.com